“La balbuzie è un disordine nel ritmo della parole, nel quale il paziente sa con precisione ciò che vorrebbe dire, ma allo stesso tempo non è in grado di dirlo a causa di arresti, ripetizioni e/o prolungamenti di un suono, sillaba o parole che hanno carattere di involontarietà”. (WHO, 1977)

Così come ci spiega la metafora dell’iceberg utilizzata per la prima volta da Joseph Sheehan, al di sotto della parte visibile e/o udibile delle balbuzie si nascondono attitudini negative quali ansia, imbarazzo, frustrazione, senso di colpa, rabbia e/o evitamento. La balbuzie, dunque, è uno status altamente individualizzato che può causare o meno disagio in una determinata persona.
Ci sono però molte cose che le persone balbuzienti e le persone a contatto con loro possono fare per ridurre l'impatto delle loro difficoltà, tra queste è essenziale la messa in atto di strategie comunicative e l’intervento precoce: prima si interviene e più è facile che si prevenga la comparsa di comportamenti disfunzionali. Una rete di strategie messe in atto dalla persona per evitare di balbettare, tra cui non parlare o fuggire da situazioni in cui non ci si sente all’altezza, evita il presentarsi di condizioni che possono sfociare in una vera e propria fobia sociale. E’ dunque importante modificare i feedback ambientali che circondano una persona balbuziente, come il modo di sostenere una conversazione, per supportare e facilitare l’interazione sociale.

Ecco allora alcuni consigli da seguire con tuo figlio/a o con qualche tuo conoscente per aiutarlo a gestire meglio le sue parole.

Mantieni il contatto oculare

Mantenere il contatto oculare è sintomo di una buona capacità di ascolto, comunica infatti il messaggio “mi interessa quello che dici, ti sto ascoltando”. Gli sguardi evitanti, invece, sono un segnale visibile, che informa la persona che balbetta che c’è qualcosa che non va nell’interazione e che quindi può contribuire a indurre emozioni negative in lui/lei.

Non trasmettere fretta

Non anticipare il pensiero del tuo interlocutore finendo le parole/frasi che sta dicendo e non usare espressioni del tipo “dai su!”, “sbrigati”, “allora, cos’è che vuoi dirmi”.
E’ importante lasciare ad un balbuziente tutto il tempo di cui ha bisogno per esprimersi evitando così che si rafforzino in lui/lei strategie disfunzionali come l’evitare di esporre le proprie idee e/o i propri vissuti negativi che potrebbero indurre all’isolamento sociale.

Rispetta i turni comunicativi

Rispetta i turni comunicativi, non interromperlo/a mentre parla e non sovrapporre la tua voce alla sua. Riduci il numero di domande che poni durante una conversazione e cerca di parlare usando un tono calmo, rilassato e lento, usando, ad esempio, molte pause quando parli in quanto questi momenti di silenzio ridurranno la pressione comunicativa.

Trasmetti un’attitudine positiva

Fai in modo che capisca, osservando il tuo comportamento non verbale e le espressioni mimiche, che sei interessato/a a ciò che dice e non a come lo dice. Fai capire a chi hai di fronte che lo accetti e rispetti per quello che è indipendentemente dalla sua balbuzie. Questo aumenterà la fiducia in se stesso/a e favorirà la sua auto-accettazione.

Non fornire consigli sbagliati

Non dirgli mentre balbetta frasi del tipo “parla lentamente”, “fai un bel respiro”, “rilassati, stai tranquillo” o “pensa a quello che devi dire prima di parlare”. Questi consigli non sono utili, anzi, se detti troppo spesso con enfasi negativa e richiestiva non fanno altro che evidenziare le sue difficoltà ed aumentare il suo disagio.

Affidati ad un esperto

Un'adeguata valutazione da parte di un logopedista potrà aiutarti ad individuare quale metodo - o quale combinazione di metodi - meglio si addice ad ogni singolo caso.
Rivolgersi ad un esperto ti indirizzerà ad un approccio terapeutico personalizzato sulla base delle problematiche e delle esigenze individuali presentate da ciascun soggetto.

La balbuzie è una condizione che puoi superare se affrontata nel modo giusto: inizia un percorso logopedico ed impara a gestire le tue parole e/o quelle di chi hai attorno.